Correva l'anno 1992 (ventuno, dico
ventuno anni fa...) e quelli che un tempo erano formalmente noti come gli 883 cantavano Hanno ucciso l'Uomo Ragno, inconsapevoli delle conseguenze culturali,
storiche e sociologiche della loro profezia!
Pur avendo solo quattordici anni, a quei
tempi ero certo, assolutamente certo, del fatto che non si trattasse di una
banale canzoncina sprovvista di un senso più profondo. Molto più profondo. Non
tanto per una stima incondizionata nei confronti di Max Pezzali (e tanto meno di
quel biondo che gli si dimenava a fianco) quanto perché ero genuinamente
convinto che non potessero esistere canzoni "senza senso". Il
concetto di tormentone ai tempi mi era ancora sconosciuto, e lo rimase per
molti anni ancora.
Mi ero quindi convinto che quella
canzone, il cui protagonista era il famoso supereroe marveliano, dovesse per
forza di cose simboleggiare qualcosa, un qualcosa tipo la gioventù che veniva allegoricamente
uccisa dagli eventi ineluttabili della vita! E magari nella testa di Max
Pezzali era davvero così...
Comunque, significati e significanti
a parte, sta di fatto che a distanza di oltre un ventennio l'Uomo Ragno ora è
morto per davvero! O meglio: nel numero 700 (in Italia è il 600) a causa di una malattia incurabile sta morendo il Dottor Octopus (per chi non
lo sapesse è uno dei suoi più acerrimi arcinemici) il quale con l’inganno riesce a trasferire la sua coscienza nel corpo di Peter Parker che a sua volta si ritrova nel corpo morente del nemico. Fin qui tutto bene, non fosse che - in
seguito a mille peripezie - Peter/Octopus, ormai prossimo alla morte, dopo
una estenuante battaglia, riesce a trasmettere a Octopus/Uomo Ragno tutti i dolori e
le esperienze che la vita da supereroe gli hanno insegnato, riuscendo a fargli
capire le responsabilità del suo potere. Così Octopus,
dicendo addio a Peter Parker, decide di farsi carico dell’eredità del nome
Spider Man promettendogli che proteggerà i suoi cari e porterà avanti la
missione di eroe anche meglio del vecchio Uomo Ragno: questo perché
da ora in poi lui sarà Superior Spider Man.
Riassumendo per quei pochi che non
avessero capito: è morto Peter Parker ma l'Uomo Ragno continua a vivere come
Dottor Octopus che diventa Superior
Spider-Man con i ricordi di Peter Parker. Lineare no?
Sta di fatto che, come Max Pezzali
aveva profeticamente previsto, l'Uomo Ragno è morto per davvero: non sono stati
quelli della mala e nemmeno la pubblicità, bensì mamma Marvel in persona che ha
deciso di uccidere uno dei personaggi più amati dell'intero
universo fumettistico (per inciso, è tra i più amati anche perché è uno dei più
semplici e quindi più comprensibile e meno problematico). Scommetto
che vi starete chiedendo il perché di una decisione così drastica.
Tralascio le spiegazioni più grette
che sarebbero di natura esclusivamente economica, vale a dire che il fumetto
vendeva poco e aveva quindi bisogno di un rilancio. Non dimentichiamoci, infatti, che il
numero in cui è morto Super Man resta il fumetto più venduto della storia. Così
come quando Bane ha spezzato la schiena a Bat Man costringendolo per più di un
anno sulla sedia a rotelle, le vendite sono decuplicate perché i fan volevano
vedere se Bruce Wayne riusciva a rimettersi in piedi e tornare a indossare il
suo mantello*.
Vado oltre a queste spiegazioni che ai fan e a Max Pezzali non piacerebbero e provo a darne una tutta mia. L'Uomo Ragno è
morto perché anche nei fumetti niente è immutabile, panta rei diremmo se non si stesse parlando "solo"
di fumetti. Tutto scorre e tutto cambia per quanto a volte i cambiamenti siano difficili da accettare, con la certezza però che alcune cose sono destinate a evolversi e migliorare.
Così come Spider Man è diventato
Superior Spider Man, pure io non sono più quel ragazzino spensierato che una vita fa ascoltava Hanno Ucciso l'Uomo Ragno. Gli 883 non esistono più, la mia giovinezza se ne è andata con loro e io ho dismesso quel costume fanciullesco per indossarne
uno ben più importante: quello di uomo, di marito, di padre. In questo modo,
anche io come l'Uomo Ragno, sono passato a un livello superiore del gioco, conscio del
fatto che "da un grande potere derivano grandi responsabilità".
* Per la cronaca, durante l'assenza
di Bruce Wayne il costume di Bat Man è stato indossato da Jean Paul Valley alias
Azrael, l'Angelo della Morte, protettore e custode dei segreti dell'ordine di
Sant Dumas, che però è sclerato presto ed è diventato iperviolento al punto che
Bruce Wayne, una volta guarito, è stato costretto a tornare e affrontarlo per
riprendersi il mantello.