venerdì 11 ottobre 2013

Hanno ucciso l'Uomo Ragno

Correva l'anno 1992 (ventuno, dico ventuno anni fa...) e quelli che un tempo erano formalmente noti come gli 883 cantavano Hanno ucciso l'Uomo Ragno, inconsapevoli delle conseguenze culturali, storiche e sociologiche della loro profezia!

Pur avendo solo quattordici anni, a quei tempi ero certo, assolutamente certo, del fatto che non si trattasse di una banale canzoncina sprovvista di un senso più profondo. Molto più profondo. Non tanto per una stima incondizionata nei confronti di Max Pezzali (e tanto meno di quel biondo che gli si dimenava a fianco) quanto perché ero genuinamente convinto che non potessero esistere canzoni "senza senso". Il concetto di tormentone ai tempi mi era ancora sconosciuto, e lo rimase per molti anni ancora. 

Mi ero quindi convinto che quella canzone, il cui protagonista era il famoso supereroe marveliano, dovesse per forza di cose simboleggiare qualcosa, un qualcosa tipo la gioventù che veniva allegoricamente uccisa dagli eventi ineluttabili della vita! E magari nella testa di Max Pezzali era davvero così...

Comunque, significati e significanti a parte, sta di fatto che a distanza di oltre un ventennio l'Uomo Ragno ora è morto per davvero! O meglio: nel numero 700 (in Italia è il 600) a causa di una malattia incurabile sta morendo il Dottor Octopus (per chi non lo sapesse è uno dei suoi più acerrimi arcinemici) il quale con l’inganno riesce a trasferire la sua coscienza nel corpo di Peter Parker che a sua volta si ritrova nel corpo morente del nemico. Fin qui tutto bene, non fosse che - in seguito a mille peripezie - Peter/Octopus, ormai prossimo alla morte, dopo una estenuante battaglia, riesce a trasmettere a Octopus/Uomo Ragno tutti i dolori e le esperienze che la vita da supereroe gli hanno insegnato, riuscendo a fargli capire le responsabilità del suo potere. Così Octopus, dicendo addio a Peter Parker, decide di farsi carico dell’eredità del nome Spider Man promettendogli che proteggerà i suoi cari e porterà avanti la missione di eroe anche meglio del vecchio Uomo Ragno: questo perché da ora in poi lui sarà Superior Spider Man

Riassumendo per quei pochi che non avessero capito: è morto Peter Parker ma l'Uomo Ragno continua a vivere come Dottor Octopus che diventa Superior Spider-Man con i ricordi di Peter Parker. Lineare no?

Sta di fatto che, come Max Pezzali aveva profeticamente previsto, l'Uomo Ragno è morto per davvero: non sono stati quelli della mala e nemmeno la pubblicità, bensì mamma Marvel in persona che ha deciso di uccidere uno dei personaggi più amati dell'intero universo fumettistico (per inciso, è tra i più amati anche perché è uno dei più semplici e quindi più comprensibile e meno problematico). Scommetto che vi starete chiedendo il perché di una decisione così drastica.

Tralascio le spiegazioni più grette che sarebbero di natura esclusivamente economica, vale a dire che il fumetto vendeva poco e aveva quindi bisogno di un rilancio. Non dimentichiamoci, infatti, che il numero in cui è morto Super Man resta il fumetto più venduto della storia. Così come quando Bane ha spezzato la schiena a Bat Man costringendolo per più di un anno sulla sedia a rotelle, le vendite sono decuplicate perché i fan volevano vedere se Bruce Wayne riusciva a rimettersi in piedi e tornare a indossare il suo mantello*.

Vado oltre a queste spiegazioni che ai fan e a Max Pezzali non piacerebbero e provo a darne una tutta mia. L'Uomo Ragno è morto perché anche nei fumetti niente è immutabile, panta rei diremmo se non si stesse parlando "solo" di fumetti. Tutto scorre e tutto cambia per quanto a volte i cambiamenti siano difficili da accettare, con la certezza però che alcune cose sono destinate a evolversi e migliorare. 

Così come Spider Man è diventato Superior Spider Man, pure io non sono più quel ragazzino spensierato che una vita fa ascoltava Hanno Ucciso l'Uomo Ragno. Gli 883 non esistono più, la mia giovinezza se ne è andata con loro e io ho dismesso quel costume fanciullesco per indossarne uno ben più importante: quello di uomo, di marito, di padre. In questo modo, anche io come l'Uomo Ragno, sono passato a un livello superiore del gioco, conscio del fatto che "da un grande potere derivano grandi responsabilità".  


 * Per la cronaca, durante l'assenza di Bruce Wayne il costume di Bat Man è stato indossato da Jean Paul Valley alias Azrael, l'Angelo della Morte, protettore e custode dei segreti dell'ordine di Sant Dumas, che però è sclerato presto ed è diventato iperviolento al punto che Bruce Wayne, una volta guarito, è stato costretto a tornare e affrontarlo per riprendersi il mantello.

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